gare cercatori oro

NOZIONI TECNICHE UTILI NELLE GARE DEI CERCATORI D'ORO
 
DI VITTORIO MAURI  
CAMPIONE MONDIALE VETERANI E VICECAMPIONE MONDIALE PROFESSIONISTI



Quando iniziai a cercar l'oro non sapevo esistessero gare fra cercatori, ne venni a conoscenza parlando con altri cercatori. Mi spiegarono come si svolgevano e rimasi perplesso perchè pensavo che la gara si dovesse svolgere sul campo reale, cioè sui fiumi cercando oro nel terreno e non fatta in vasche. Pensandoci bene però convenni che per fare una gara tutti i concorrenti devono essere messi in condizioni di gareggiare allo stesso livello di difficoltà dove non si deve essere avvantaggiati in alcun modo.
A me piace molto l'agonismo e seppur titubante decisi di partecipare al Campionato Italiano che si svolse nel 1991 in quel di Oleggio presso il ponte in ferro sul Ticino. Era la mia prima gara e non era molto che usavo il piatto da cercatore, quello classico. Partecipai direttamente nei professionisti uomini senza aver prima mai visto una gara.
Arrivai 7° perdendo 2 scagliette e non vi dico la mia grande soddisfazione! In quella occasione conobbi diversi cercatori d'oro di grande fama come Gottardo Deon, Rinaldo Molaschi, Carenzo Giuseppe e tanti altri.
Chi mi diede i primi consigli fu Gottardo Deon grande cercatore d'oro, sempre disponibile ad elargire consigli a tutti, il quale mi spronava dicendomi che sarei diventato un campione perchè ne avevo le qualità. Da quel giorno iniziai a partecipare a più gare possibili per migliorare la tecnica e trovare nuove soluzioni in grado di abbassare i tempi di lavaggio.

Da allora molto è cambiato ed anche i piatti da competizione hanno subito una evoluzione.

I piatti usati allora avevano praticamente le seguenti configurazioni:
- piatto classico: di forma tronco conica
- piatto conico: simile ad un cappello cinese
- piatto a scudo: dalla forma parabolica


Quello di forma parabolica da noi non lo usa più nessuno tranne qualche vecchio cercatore che se lo è costruito da solo ricavandolo da un massello di legno che ha proprietà di non subire deformazioni nel tempo.

Oggi i piatti più performanti in gara sono quelli praticamente.... piatti (nel senso di spessore e forma piatta e sottile) che hanno scanalature o gradini concentrici e denominati anche Ferrari per la grande velocità di lavaggio.
Considerato il grande divario di prestazioni tra il piatto Ferrari e gli altri tipi di piatti, nelle competizioni vengono fatte gare distinte a seconda del tipo di piatto che si è obbligati ad usare:
- gare dove il piatto è di libera scelta del concorrente rispettando le misure come da regolamento.
- gare dove il piatto è obbligatorio e di tipo classico fornito dagli organizzatori.

Noi tratteremo solo sul tipo di piatto di ultima generazione.

piatto da gara

Piatto di ultima generazione  

batea classica

Piatto classico
    

Veniamo ora a parlare di tutto quello che può essere utile durante l'esecuzione di una gara.

Vi sembrerà strano ma l'aspetto principale è quello psicologico. La prima cosa da tener ben presente è CREDERCI!!!
Non importa se ci saranno tante delusioni, la crescita sarà continua anche con alti e bassi.

La seconda cosa è la COSTANZA!!!!
Partecipare sempre ad una gara in qualunque occasione (quando vi è possibile).
Conta moltissimo abituarsi ad essere in competizione. Le prime volte (e non solo) vi tremeranno le mani. Dovete abituarvi fino a quando sarete capaci quasi di estraniarvi e gareggiare come se foste soli disinteressandovi di tutto quello che succede intorno a voi, le urla, il vicino che sta finendo prima, il suono dei pulsanti di chi ha già finito.
Ricordatevi che state correndo contro voi stessi. Siete voi che dovete migliorare. Fate tesoro degli errori che commettete per non commetterli più un'altra volta.
Tutto questo vi sembrerà banale ma vi assicuro che non lo è.

Campo gara

il regolamento che trovate sul sito della WGA


specifica come deve essere approntato il campo gara e tutte le regole per uno svolgimento corretto della gara comprese quelle che definiscono lo strumento basilare: il piatto.
In tutto il nostro contesto farò sempre riferimento a tale regolamento.


Dal regolamento avete conosciuto l'ambiente dove si gareggia: una piccola vasca tutta per voi.

Il primo brutto impatto è quello di essere ridotti a gareggiare in uno spazio ristretto con l'acqua che subito diventerà torbida e lo sarà fino alla fine di ogni giornata. Al pomeriggio è come lavare in un'acqua melmosa.

Nella foto ci troviamo a Navelgas in Spagna durante il campionato mondiale del 2008

gara cercatori

Notate il colore dell'acqua, non potrete vedere nulla fino alla fine.



Alla sinistra del secchio il supportino con la provetta piena di acqua limpida ed il suo tappo.

Prima di iniziare la gara occorre introdurre l'acqua pulita nella provetta dove verrà messo l'oro raccolto dal piatto.

Quanta acqua devo mettere nella fialetta?

Qui ci sono due filosofie:
- acqua nella provetta piena fino all'orlo: appoggiando il dito sull'imboccatura l'oro scende sul fondo.
- acqua fino ad un centimetro dall'orlo: appoggiato il dito sull'imboccatura scuotere per far scendere l'oro.
scegliete voi.

Lavaggio

La prima volta che entrate in vasca e cominciate a roteare il piatto come se foste al fiume, sicuramente avrete la sorpresa di vedere un'onda che ruota in cerchio come una ola di quelle che si fanno allo stadio.
Questo movimento dell'acqua vi crea grossi problemi che al fiume non avevate.
Quello che occorre imparare subito è il movimento rotatorio corretto che eviti all'acqua di fare la ola. Non è facile ed ognuno troverà la sua soluzione agendo sui parametri di velocità, ampiezza rotazionale, grado di immersione e angolazione del piatto. Purtroppo questa pratica la si può ottenere solo partecipando alle gare a meno che non abbiate voi la possibilità di farlo a casa vostra in una vasca. Personalmente l'ho fatto solo durante le gare.
Trovato il giusto movimento è il momento di passare alla simulazione di una gara.

Procuratevi delle scagliette d'oro da gara (sfido chiunque a dire che non ne ha) dalle dimensioni corrette. Preparate un secchio di sabbia e ghiaia sterili (senza oro) tipo quella che setacciate sui fiumi e metteteci 7 od 8 scagliette mischiandole nel secchio e siete pronti ad iniziare la prova. Nelle gare il numero di scagliette varia da 5 a 12 in tutte le batterie mentre nelle finali variano da 7 a 12.
La quantità di materiale da versare dal secchio al piatto dipende dalla vostra abilità nel lavare ma tenete presenti alcune considerazioni:

  • se versate molto materiale dovete regolare la velocità di rotazione in modo tale da evitare che il materiale esca in fretta dal piatto senza dare tempo all'oro di scendere sul fondo. La forza centrifuga data dalla eccessiva velocità potrebbe far uscire l'oro insieme al materiale.
  • se ne versate poco dovrete riempire più volte il piatto ma sarete più veloci nello svuotarlo.
  • l'obiettivo da ottenere è quello di far scendere l'oro in fondo al piatto nel più breve tempo possibile. Da quanto detto sopra risulta chiaro che occorre trovare un compromesso tra le due tecniche e questa scelta dipende dai risultati che otterrete.

gara cercatori oro
caricamento del materiale nel piatto


Ora immergete il piatto e cominciate il lavaggio. Le scagliette di solito vengono perse proprio nella fase iniziale quando il piatto è pieno o alla fine quando finito tutto il materiale del secchio occorre svuotare il piatto, perciò fate molta attenzione in queste due fasi.
Lo scopo dei successivi movimenti è quello di far scendere l'oro fino a farlo arrivare nel centro del piatto ed evitare invece che sfugga dal piatto. L'oro potrebbe essere ovunque, anche sull'ultimo anello esterno.
La rotazione può essere fatta con ampi giri piuttosto lenti oppure con giri veloci ma di piccolo raggio.
E' importantissimo dosare bene l'acqua da far entrare sul piatto intanto che lo si ruota: una rotazione errata nella forma o nella velocità può far uscire troppo materiale ed insieme a questo le scagliette d'oro.
Anche un movimento incrociato prima in verticale e poi in orizzontale aiuta a concentrare l'oro verso il fondo. Finito tutto il materiale del secchio con l'ultimo versamento, date una bella pacca sul fondo del secchio tenendolo capovolto sul piatto in modo tale che se una scaglietta fosse rimasta appiccicata al secchio si staccherà e cadrà nel piatto.
Ora occorre svuotare il piatto di ciò che è rimasto. E' uno dei momenti più delicati.

Qui emerge veramente l'abilità del cercatore d'oro.


L'oro oramai si trova al centro del piatto ma rimane coperto da un bello strato di materiale pesante e difficile da far uscire, occorre quindi trovare un movimento rotatorio basculante del piatto che faccia entrare l'acqua fino a farla passare sul materiale rimasto per permettere di asportarne una parte ad ogni giro, ma guai a far passare l'acqua completamente sopra il materiale: spazzerebbe via anche l'oro.
Quando è rimasto solo un pochino di materiale (e probabilmente ancora non avete visto l'oro) si ripulisce il tutto alzando il piatto dalla posizione orizzontale alla posizione verticale lentamente e con degli scrollini secchi trasversali lasciandolo immerso nell'acqua a coprire appena il materiale rimasto.
A questo punto riportate il piatto in orizzontale facendo entrare un poco d'acqua per far uscire il concentrato rimasto sotto il gradino centrale con dei colpetti al piatto, e vedrete comparire le scagliette d'oro. Ricordatevi di alzare il piatto in verticale per far uscire l'acqua rimasta se questa vi disturba e iniziate la raccolta dell'oro.

gara cercatori oro
lavaggio finale del concentrato


Raccolta delle scagliette

Altro momento delicato è la raccolta delle scagliette.
Vi ricordate quando vi dissi del tremore alle mani? E' questo il momento della sua comparsa. Lo stress, l'ansia e l'eccitazione normalmente portano a questa situazione.
La provetta che vi è stata consegnata con il secchio di materiale l'avete riempita di acqua limpida prima di iniziare la gara. Ora dovete raccogliere le scagliette e metterle nella provetta. Tenete sempre la provetta sopra il piatto quando inserirete le scagliette. Se ve ne cade una dal dito finirà nel piatto e farete sempre in tempo a recuperala.
Normalmente, se avete lavato bene, le scagliette si troveranno sparse nel centro del piatto altrimenti qualcuna potrebbe essere sui gradini. Si possono raccogliere una per una oppure si avvicinano per raccoglierne due o tre per volta. Chi ha le dita grosse rimane un pò svantaggiato perchè l'imboccatura delle fialette è piccola e si rischia di non centrarla bene. Non vi dico quante volte è capitato di far cadere le scagliette fuori dalla fialetta e vederle magari sulle dita o sul fianco della fialetta stessa durante il conteggio presso il controllo scaglie. Non girate mai il dito per vedere se la scaglietta si è attaccata: capita spesso che la scaglietta scivoli verso la mano e perdereste tempo per recuperarla (potreste anche non vederla più).

E quante volte vi capiterà che le scagliette non si attaccano al dito!
C'è chi è fortunato e le scagliette gli si attaccano al dito come se avessero la colla, altri invece sembrano avere dita repellenti all'oro (e io sono uno di questi). Un trucchetto usato da molti (anche da me) è quello di mettersi un pò di saliva sul braccio prima di iniziare la gara e poi asciugarsi bene il dito che raccoglierà l'oro quindi inumidirlo di saliva e raccogliere le scagliette.
Nella concitazione del momento della raccolta può capitare di lasciare una o due scagliette nel piatto perchè nascoste dalla sabbia o incastrate tra le scanalature.
Per questo motivo, una volta che pensate di aver raccolto tutto l'oro date una sciacquata energica al piatto immergendovi sopra anche la mano usata per raccogliere le scagliette (compresa la fialetta che terrete in mano tappata col dito) per vedere se ne è rimasta qualcuna (se avevate sulle dita una scaglietta, questa scivolerà sul piatto e la potrete recuperare).
E' un consiglio che ritengo valido per tutte le gare tranne che per le finali.
Una finale la si può perdere per questione di secondi, quindi non fatelo, fidatevi di voi stessi. Terminata la raccolta delle scagliette chiudete la fialetta con il suo tappo e date il segnale di STOP.
Finalmente ora potete rilassarvi e guardare intorno a voi per vedere quanti hanno già terminato la gara e quanti ancora la devono concludere.

gara cercatori oro

il momento della raccolta della scagliette


Ricordatevi che non sempre vince chi è più veloce:

vince chi finisce prima trovando tutte le scagliette.


Anzi quasi mai succede che vince il più veloce.
Se avete tempo e voglia di guardare le varie classifiche dei campionati mondiali ed europei vedrete che sono molto rari i casi nei quali vince chi finisce per primo.
Quando l'anno scorso vinsi il campionato mondiale veterani in California uscii con il 5° tempo ma fui il primo a trovare tutte le scagliette. Conoscevo bene le mie capacità avendo fatto tutte le batterie senza mai perdere una scaglietta: per la prima volta decisi di versare tutto il secchio in una sola volta ed il risultato mi diede ragione.

La stessa cosa successe nel 2008 quando mi classificai secondo nei professionisti uomini al mondiale di Navelgas in Spagna. In quella occasione uscii addirittura con l' 11° tempo ma fui il secondo a trovarle tutte. Anche in quell'occasione vinse quello che uscì con il 5° tempo.

Questo per dirvi quanto sia importante pianificare bene la finale senza voler strafare. Voi conoscete bene le vostre capacità: tirate fuori la grinta che avete senza lasciarvi sopraffare dalla concitazione del momento!

Tenete sempre presente che una scaglietta persa vi costa 3 minuti di penalità.
Considerate che i tempi dei migliori nelle qualificazioni si aggirano tra 1' 45" e 2' 30", pertanto fino a quando non arriverete alle semifinali o ancor meglio alle finali, il primo obiettivo rimane quello di non perdere nessuna scaglietta, pena la possibile eliminazione.

Poi si sa, la finale ha una storia tutta sua e volendo si può rischiare: arrivare ultimo o quarto cambia poco. Sul podio si sale solo in tre e quindi se proprio ve la sentite tirate al massimo!!!


I consigli che ho appena esposti sono validi in linea di massima.


Condizioni diverse mondiale per mondiale
Una volta diventati esperti non pensiate che sia finita li.
Ogni organizzatore del mondiale (e anche di qualsiasi altra competizione) decide quale tipo di materiale, sabbia, sassi, concentrato e tipo di oro utilizzare per le gare (sempre rispettando le regole dettate dal regolamento).
Potrete quindi trovarvi in condizioni molto diverse tra un campionato e l'altro e questo vi obbligherà a cambiare tattica continuamente, adattandola alla situazione nella quale venite a trovarvi.
Si può passare da un tipo di materiale poco grossolano e leggero per il quale bastano pochi movimenti veloci per scaricarlo (e qui bisogna fare molta attenzione perché l’oro vola via insieme al materiale) ad un altro tipo molto più grossolano, pieno di sassi e misto a materiale argilloso tale da renderlo simile ad una densa cioccolata.
Anche la forma delle scagliette usate nelle gare può far cambiare di molto il modo di lavare.
Scagliette piatte e sottili fanno fatica a scendere sul fondo del piatto perchè trovano poco spazio tra i granelli del materiale e tendono a flottare nel materiale stesso quasi galleggiando.
E in tanti casi le scagliette le vedrete anche galleggiare sull'acqua nel momento finale della pulizia del concentrato!

Al contrario scagliette a forma di piccole pepitine scendono più velocemente sul fondo.

Nella stessa gara potrete trovarvi a gareggiare con scagliette d’oro di grandezza molto diversa tra loro.
Un esempio lo vedete nella foto seguente che mostra scaglie che hanno misure variabili da 1 mm. (che è la dimensione minima dettata dal regolamento) a scaglie di addirittura 3 mm.
Questo comporta ancora una maggiore attenzione durante il lavaggio e qui conta molto l’esperienza che nel tempo avete fatto sull’uso del piatto.


Per questo motivo in ogni campionato occorre utilizzare una strategia adeguata alla situazione che si viene a trovare.

Difatti in ogni campionato l'organizzatore è obbligato ad approntare un'area con vasche e materiale da gara ed esporre in visione il tipo di oro che verrà usato per permettere ai partecipanti di allenarsi e prendere dimestichezza nel contesto reale della competizione.

oro usato per il campionato mondiale che si svolse a MOFFAT in SCOZIA nel 2017 foto su carta millimetrata.

oro per gare


materiale usato per il campionato mondiale che si svolse a MOFFAT in SCOZIA nel 2017

materiale gare oro

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