Campeggio Oro


Viste le numerose richieste per voler uscire con me alla ricerca dell’oro, ho deciso di organizzare un’avventura full immersion, chiamata “Campeggio Oro”.  

 

Ma di cosa si tratta?

 

E’ un campeggio a tema aurifero, per far provare quella sensazione ed atmosfera che solo i cercatori possono apprezzare quando vanno a cercare l’oro, ma che molti curiosi e neofiti non hanno mai provato.  Inoltre, i candidati selezionati non avevano mai visto dell’oro alluvionale! Immaginate la loro espressione ed emozione ad intravedere le prime pagliuzze d’oro nel piatto. Ci siamo organizzati e quindi ritrovati al piazzale della stazione ad Arona dove, dopo aver parcheggiato le auto, abbiamo preso un pulmino mercedes da 8 posti con destinazione in una località nei pressi del fiume Ticino, ma prima abbiamo fatto una breve sosta in un bar, tanto per conoscerci, prendere un caffè assieme e dare le ultime direttive, firmando alcuni moduli. 

Giunti alla “punta aurifera”, abbiamo iniziato la prima lezione, dove ho insegnato:

  1. Da dove arriva l’oro;
  2. Le possibili traiettorie dell’oro nel sito dove ci trovavamo;
  3. Dove scavare e come scavare;
  4. Come ripristinare a lavoro eseguito.

 

Dopo aver risposto alle varie domande, ho fatto vedere l’uso della batea e la dinamica del suo funzionamento ma successivamente alla teoria ci vuole la pratica ed eccoli lì ad armeggiare per la prima volta con il piatto alla ricerca delle agognate prime pagliuzze d’oro ed in buono spirito collaborativo, i quattro membri si sono suddivisi in 2 gruppi per aiutarsi reciprocamente. 

Mentre il primo gruppo scavava e setacciava, estraendo il sedimento aurifero, il secondo gruppo cercava di concentrare i minerali pesanti, tra cui l’oro, utilizzando la batea. Capirono ben presto che non è semplice come immaginavano! Infatti, una volta giunti a formare il concentrato, era più facile a dirsi che a farsi selezionare e rimuovere le minute pagliuzze d’oro contenute! Dovetti aiutarli moltissimo nelle loro ultime fasi di lavaggio, di solito quelle più critiche per un neofita.

Man mano la squadra prendeva confidenza con gli strumenti, io iniziai ad allestire il campo con legna per il fuoco per la sera ed una griglia per cucinare. Infatti, dopo una giornata di lavoro serve ristoro! Belli stanchi per la giornata intensa, abbiamo iniziato a preparare la grigliata (un menù semplice: würstel, salsicce e patate al cartoccio accompagnate da qualche salsa e pane). 


Avevo portato anche una bottiglia di barbera per allietare la cena! Ci siamo avvicinati tutti al fuoco e tra racconti di vecchi cercatori, mie avventure e leggende metropolitane di altri cercatori, abbiamo trascorso la serata, osservando uno splendido cielo stellato ed abbiamo sperimentato una usanza americana i Marshmallow.

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La notte è trascorsa con qualcuno che russava e qualche civetta che sembrava che rispondesse all’insolito rumore.  Al mattino dopo la prima tazza di caffè, subito arrivarono i dolori per i movimenti inconsueti fatti il giorno prima e quindi abbiamo deciso di rendere la mattinata più semplice, pulendo il concentrato raccolto il giorno prima. Il bottino è stato diviso fra i 4 partecipanti, che si sono divertiti e avranno un bel ricordo dell’avventura che hanno vissuto.  

 

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